gli eventi del 16 febbraio ai Campi Flegrei e la questione delle polemiche sulla Magnitudo dell'evento delle 23.19
Summary:
La situazione ai Campi Flegrei è particolarmente delicata sotto diversi profili, quello scientifico, quello emotivo e quello della disinformazione. Dal punto di vista scientifico, ci sono diversi timori per il futuro (ma non per i terremoti), dal punto di vista emotivo capisco il panico e l’ho già scritto: dopo una settimana passata là per diversi giorni quando sono tornato a casa la minima vibrazione del traffico mi metteva in pensiero. Addirittura dopo qualche giorno ho sentito un terremoto avvenuto non lontano da casa e anziché pensare che era stato un terremoto ho pensato di essere suggestionato. Dal punto di vista della disinformazione, il sonno della Ragione genera mostri: una app ha fornito una Magnitudo esagerata, ma molte persone anziché rendersi conto che era un dato sbagliato, hanno detto di tutto contro INGV. Credere ad una app del genere e non ai dati reali è follia pura, condita da complottismo. Ma purtroppo in certe situazioni che qualcuno perda lucidità è quasi ovvio...
il sollevamento del terreno ai Campi Flegrei nei dati radar satellitari InSAR 2019 - 2023
LA CRISI SISMICA DEGLI ULTIMI GIORNI. L’area flegrea presenta attualmente due zone sismiche:
l’area tra Nelle due carte riporto i dati della crisi sismica degli ultimi giorni. Annoto che le avevo fatte ieri sera ma mi è toccato rifarle vista l’ultima nottata agitata: ora sono aggiornate alle 11.00 italiane del 17 febbraio). Interessante è notare che la maggior parte degli eventi ha riguardato la zona sismica principale, ma ci sono state delle scosse, di cui una molto forte, nella seconda zona sismica, quella della faglia del Golfo.
Riepilogo un attimo la situaizone:
La zona sismica principale corrisponde (quasi) all’area di massimo sollevamento nel triangolo Porto – Pisciarelli – Bagnoli
c’è poi una sismicità nella parte occidentale del golfo, probabilmente dovuta ad una faglia grossolanamente parallela alla costa che si “spegne” al Monte Nuovo (il che non penso proprio sia un caso) ed è contrassegnata dalla secca delle fumose, un allineamento di fumarole (la presenza di queste fumarole lungo una faglia non è casuale!)
Il risentimento provocato dalle scosse in terraferma è diverso da quello delle scosse lungo la faglia del golfo e soprattutto queste ultime sono percepite anche a Procida e Ischia.
Per una descrizione di quello che è successo ieri, c’è un ottimo video a TeleIschia del buon Eugenio Di Meglio, un geologo giovane ma è un cavallo su cui io "punto" parecchio per il futuro, visibile a questo link.
LA SITUAZIONE ATTUALE. La situazione quindi appare complessa. Realisticamente, la spiegazione migliore per l’aumento della sismicità degli ultimi giorni è un aumento del flusso di gas verso il sistema idrotermale. C'è però da domandarsi il perché sta succedendo. L'aumento del contenuto di zolfo di cui ho parlato anche io qualche giorno fa non è un segnale - diciamo così – incoraggiante. Comunque, detto che fino a quando non avremo ipocentri più profondi (e cioè fra la zona attualmente interessata dalla sismicità e la riserva magmatica) di eruzione non se ne parla, ma purtroppo quello di una eruzione è uno scenario futuro non certo impossibile a verificarsi in qualche decina di anni: ad esempio l’eruzione del Monte Nuovo del 1538 è stata anticipata da fenomeni simili e dall'immissione di magma nella crosta superiore a partire da almeno circa 100 anni prima (Guidoboni & Ciucciarelli, 2011).
Sul futuro immediato pesa l’incognita del solito "vecchio" dubbio "kilbourniano" e cioè fino a quando la crosta che si sta deformando sopra il sistema idrotermale continuerà a reagire deformandosi in modo tutto sommato elastico. Questo perchè prima o poi dovrà iniziare a reagire in modo più rigido. In quel caso cosa succederà? è una situazione insolita, e non conosco altre zone dove tale fenomeno sia successo di recente (cioè da quando questi fenomeni sono studiati scientificamente) e penso francamente che non ce ne siano. Quindi senza punti di riferimento è proprio difficile pensare a cosa potrà accadere: potrebbe semplicemente essere che con le tante fratture diminuirà la pressione e il terreno riprenderà ad abbassarsi, ma come potrebbe reagire il magma, se ancora abbondantemente liquido, ad un calo della pressione?
la recente tomografia sismica di Giacomuzzi et al (2024)
PROVVEDIMENTI FUTURI. Le conseguenze di una eruzione sarebbero drammatiche, anche in uno scenario minimo come quello che è molto probabile in caso l’eruzione avvenga, e cioè la produzione di un nuovo “Monte Nuovo”. Ovviamente nella zona interessata dal nuovo cratere tutte le costruzioni e tutte le infrastrutture sarebbero irrimediabilmente perse, a meno che il cratere si formi nel golfo, anche accanto alla costa ma nel golfo. Nelle zone vicine il problema saranno le coperture (tetti e terrazze): io capisco che avendo a che fare con una tale bellezza dei luoghi la tentazione di una terrazza sul tetto per godere il panorama sia irrefrenabile, ma se si accumulano le ceneri di una eruzione tipo quella del 1538 l’unica precauzione “salva-tetti” sarebbe averli spioventi come nelle aree montane per la neve. Per le coperture piane se non erro vige una disposizione secondo la quale devono essere dimensionati per un carico di 300 kg/metro quadrato. La domanda è quante coperture sono in grado di sopportare un carico simile.
Per questo insisto (sono anni che lo dico...) che si debba iniziare a pensare ad una delocalizzazione STRUTTURALE e non di emergenza, iniziando da due divieti: no a nuove costruzioni e all’arrivo di nuovi residenti e dando una mano a chi volontariamente decide di trasferirsi, avendo cura però di demolire gli edifici abbandonati per evitare che qualcuno se ne riappropri.
Giova ricordare inoltre che la sismicità da sola non può elevare il livello di allerta, che è basato sulle possibilità di una eruzione e razionalmente, con una sismicità del genere, le conseguenze sugli edifici dovrebbero essere poche, a patto che siano costruiti bene e in luogo idoneo. Chiaramente in caso di edifici fatiscenti e/o costruiti in zone in frana o soggette a forte amplificazione delle onde sismiche il problema si fa pesante.
Però la componente emotiva è importante (e, ripeto, l’ho provata anche io) e di sicuro terremoti percepiti di notte non fanno certo bene al sonno.
tipico esempio di personache non crede a INGV
LE REAZIONI SCOMPOSTE ALLE SCOSSE. E LE MOTIVAZIONI POSSIBILI DI UN ALTO VALORE DEL RISENTIMENTO. Già due anni fa scrissi che il protrarsi di una situazione del genere metterà sempre più sotto stress la popolazione, con i rischi per individui singoli e per la società intera. Oltre ad una corretta informazione scientifica occorrerà secondo me anche un supporto psicologico, perché è necessario in condizioni del genere che tutti tengano la barra dritta
Ma adesso passo probabilmente in “modalità antipatico” ma non posso farne a meno perché non capisco come si possa preferire il dato di una app a quello di INGV e/o pensare di calcolare la Magnitudo in base a come si muovono i bicchieri di cristallo nella propria credenza: è semplicemente crassa ignoranza vomitare fango su INGV (e talvolta, come ieri sera, pure sul sottoscritto).
In particolare dopo la scossa delle 23.33 sono venute fuori delle assurdità. La colpa fondamentale è una app che in parecchi possiedono e che prende i dati dagli accelerometri dei cellulari di chi l’ha scaricata. Ieri sera ha annunciato una Magnitudo di 5.0. Si tratta di un errore pazzesco, e quello che fa davvero girare i cabbasisi è che questo valore sia stato ripreso anche da diversi siti internet oltre da diversi cittadini. Un esempio qui accanto (ed è pure successo che alcuni abbiano pure bannato me o altri geologi che intervengono, semplicemente perché credono più alle favole e a loro stessi che a persone competenti.
alla stessa distanza dall'epicentroci possono essere valori del risentimentomolto diversi
Allora:
IL RISENTIMENTO NON È LA MAGNITUDO. Ad esempio se io vi urlo nell’orecchio vi scasso il timpano, ma a 100 metri di distanza nessuno ha sentito niente (specialmente nel rumore di fondo della città), mentre sentite benissimo una esplosione avvenuta a 10 km di distanza senza farvi nulla. Ebbene, le scosse dei Campi Flegrei sono l’equivalente di un urlo: le sentite forte perché gli ipocentri sono dannatamente superficiali. Quindi il risentimento equivale a quello di una Magnitudo ben più elevata in caso di un terremoto a profondità “normale”.
TERREMOTI NELLA STESSA POSIZIONE E DI UGUALE MAGNITUDO POSSONO ESSERE RISENTITI IN MANIERA DIVERSA. Le persone sono portate a pensare che un terremoti si scateni da un punto e le onde sismiche si propaghino ugualmente in tutte le direzioni, ma non è così. Innanzitutto un terremoto si origina lungo una faglia, ma per magnitudo basse la faglia è talmente poco estesa che si potrebbe quasi idealizzare una sorgente puntiforme. Il problema è che le onde sismiche non si trasmettono ugualmente in tutte le direzioni, per una serie di motivi che ci vorrebbe troppo elencare. È ovvio che se una energia di un certo valore si trasmette più in certe direzioni che in altre, nelle direzioni in cui si trasmette sarà percepito un risentimento maggiore che nelle direzioni verso le quali si trasmette meno energia, come si osserva nella carta della distribuzione del risentimento in questo terremoto a sinistra. Pertanto è possibile che due terremoti della stessa Magnitudo e originati nello stesso punto siano percepiti in maniera molto diversa perché ciascuno dei due ha una distribuzione diversa dell’energia liberata.
L’INCREDIBILE ACCELERAZIONE COSISMICA DELLA SCOSSA DELLE 23.19 italiane (ovviamente e giustamente segnalato alle 00.19 UTC, perchè i sismometri sono tutti sincronizzati sull'ora di Greenwich). Questo evento sismico è stato accompagnato dalla liberazione di energia in modo molto asimmetrico e ha provocato almeno in una direzione, testimoniata dai dati qui a destra di un accelerometro di INGV, una accelerazione massima del terreno di 0,5g, semplicemente sbalorditiva per un evento di quella Magnitudo (la metà della forza di gravità). Si tratta di un valore pazzesco, che si raggiunge in genere su eventi di Magnitudo molto superiore e quindi è stata – giustamente – percepita in alcune zone come estremamente violenta. Se nell’area interessata ad uno scuotimento del genere agli edifici non è successo nulla, siamo davanti a manufatti con una ottima risposta alle onde sismiche.
Quindi è chiaro perche:
quella famosa app abbia preso fischi per fiaschi
l’impressione avuta di residenti sia stata quella di un terremoti molto forte
Ma, ripeto, per calcolare la Magnitudo vengono utilizzate decine di sismografi e in tutte le direzioni. E nonostante questo, alle volte il valore indicato all’inizio viene poi modificato dopo gli affinamenti del caso (altrimenti basterebbero i dati in automatico e non ci sarebbe bisogno di quelli revisionati.
In conclusione, per favore,
prima di vomitare fango sulle Magnitudo di INGV pensateci non una, ma cento volte e non fatene di niente
evitate di prendere per oro colato quanto dicono app dal concetto di funzionamento discutibile e che non usano dati ufficiali (salvo poi correggere a posteriori i valori quando si accorgono di averla sparata grossa)
specificamente per i Campi Flegrei, attenetevi a GOSSIP-INGV e non al gossip sui media e sui social
ARTICOLI CITATI
Giacomuzzi et al (2024). Tracking transient changes in the plumbing system at Campi Flegrei Caldera Earth Planet. Sci. Lett. 637, 118744
Guidoboni & Ciuccarelli (2011). C. The Campi Flegrei caldera: historical revision and new data on seismic crises, bradyseisms, the Monte Nuovo eruption and ensuing earthquakes (twelfth century 1582 AD). Bull. Volcanol. 73, 655–677
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