Seguo i lavori di Giovanni Chiodini sul rilascio di CO2 da tanto tempo, interessantissimi per le ricostruzioni della geodinamica italiana. In questi giorni si è parlato molto dell’articolo di alcuni ricercatori di INGV e dell’Università di Perugia sulle emissioni naturali di CO2 in corrispondenza dei terremoti di cui lui è un ovvio protagonista. Una considerazione fondamentale è che chi parla di previsione dei terremoti in rapporto a questo articolo o non lo ha letto o non ha capito niente di quello che c’è scritto. Infatti nell’articolo non viene mai citato il termine “previsione”, ma si parla di sismicità in cui delle riserve di CO2 pressurizzate all’interno della crosta giocano un ruolo molto importante sull'evoluzione spazio temporale della sismicità dopo l’evento principale che l’ha innescata.